“L’autonomia differenziata rischia di segnare la fine dell’unità nazionale.” Lo ha dichiarato il Segretario regionale di Articolo Uno, Carlo Rutigliano, che ha aggiunto “la coesione del Paese rimarrebbe una bandiera da sventolare durante le partite degli azzurri perché poi, nei fatti, avremmo invece venti staterelli diversi tra loro, e le conseguenze sulla vita reale dei cittadini sarebbero devastanti”.
Per Rutigliano “il disegno di legge Calderoli si basa sul criterio scellerato della spesa storica e non definisce criteri vincolanti sui livelli essenziali delle prestazioni. Un meccanismo perverso che assegna di più a chi ha già ricevuto di più, sposta risorse dal Sud verso il Nord, aumenta il divario tra i territori e rischia, così, di spaccare definitivamente un Paese già diviso.”
Il segretario lucano di Articolo Uno ha sottolineato come “la conseguenza diretta sarà una qualità dei servizi essenziali, innanzitutto scuola e sanità, più diseguali da territorio a territorio. L’istruzione pubblica – ha spiegato – risente di una situazione complessa già allo stato attuale delle cose. Esistono differenze sostanziali in termini di opportunità di accesso alla didattica e, nei fatti, non è garantito lo stesso diritto allo studio per tutti. In materia di salute il disegno del Governo – prosegue – rischia di uccidere l’idea stessa del Servizio Sanitario Nazionale. Tasse regionali e il trattenimento dei tributi su base territoriale romperebbero ogni idea di equa distribuzione delle risorse a vantaggio esclusivo delle regioni più virtuose. Abbiamo il dovere di rafforzare il sistema dei servizi pubblici e livellare le diseguaglianze, non contribuire ad acuirle.”
“Per una piccola regione del Mezzogiorno come la Basilicata – afferma Rutigliano – gli effetti sarebbero poi devastanti. Per questo bisogna dire no al progetto di autonomia leghista. Un progetto al quale, purtroppo, sembra adeguarsi silente tutta la maggioranza di Governo e sul quale è assordante il silenzio tanto di Via Verrastro quanto dei Deputati e Senatori della destra lucana. Saranno presti chiamati a scegliere se schierarsi a difesa degli interessi della Basilicata e del Mezzogiorno o tutelare piccoli interessi di partito.”
“Sono convinto – ha concluso Rutigliano – che serva portare questa discussione in ogni angolo del nostro Mezzogiorno, costruire alleanze politiche e sociali affinché questa scellerata riforma non diventi realtà.”