Pubblicato su “Cronache Lucane”, “La Nuova Basilicata”
e ” Il Quotidiano del Sud” il 6 Novembre 2021
La nuova alleanza progressista tra Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e sinistra è la strada giusta per battere la destra. Lo ha confermato Carlo Rutigliano aprendo i lavori dell’assemblea regionale di Articolo Uno, tenutasi ieri, a Potenza. Un orizzonte concreto, quello del progetto giallorosso, già sperimentato in diversi centri nell’ultimo turno amministrativo.
Amministrative in cui – ha ribadito Rutigliano – Articolo Uno “non si è sottratto alla responsabilità di fare il possibile per mettere le basi di quel progetto politico largo e plurale che invoca da tempo. Ci siamo spesi per tenere assieme comunità e personalità che, anche con prospettive diverse, lavorano per una società più giusta e più equa.”
Un progetto che “ha una forza e una possibilità di vincere se c’è una sinistra che non ha paura delle proprie bandiere e non si tira indietro difronte alla battaglia politica.”
Per il trentunenne, segretario regionale del partito di Roberto Speranza, serve infatti un impegno contro le disuguaglianze, per “un lavoro buono, dignitoso e con diritti esigibili”, occorre battersi per “un nuovo welfare universale” finanziato da “un fisco improntato a generalità e progressività” e – nel caso della Basilicata – lavorare per “un buon equilibrio territoriale tra città e aree interne” e per una “decisa ripresa sul piano economico e sociale”.
Per Articolo Uno è necessario quindi “continuare a far leva su una spinta di fondo unitaria del campo democratico, vera novità, per nulla scontata a sinistra, di questa tornata di amministrative”.
Bisogna, poi, “andare oltre le geometrie variabili alle quali il centrosinistra si è trovato costretto negli ultimi mesi.” Il messaggio è diretto ai renziani di Italia Viva: “non si costruiscono progetti politici se non sono chiare le premesse. Le alleanze si costruiscono nella diversità, ma anche nella trasparenza delle prospettive strategiche. Difficile ragionare con chi pensa di poter essere equidistante tra il Partito Democratico e la destra.”
Al centro della discussione anche il percorso verso le elezioni politiche. “Bisogna definire e accelerare il cantiere. Si tratta, prima di tutto, di ridefinire un pensiero, una visione compiuta della società. Perché nell’astensionismo, primo partito del Paese, c’è una larga fascia di sofferenza sociale che non si recupera solo dicendo che sei più responsabile degli altri. Ci siamo già passati. Bisogna rimettere gambe e testa nella società, altrimenti lo farà la destra.”
E’ necessario, quindi, che la sinistra si “riappropri della questione sociale”. Da Biden negli Stati Uniti a Scholz in Germania, “nel mondo si sta facendo largo un nuovo pensiero socialista, un neosocialismo, un eco-socialismo, inteso come capacità di immaginare e costruire un mondo sostenibile ed egualitario. L’Italia di domani, la Basilicata di domani possono e devono stare dentro questo mondo nuovo.”
L’assemblea si è conclusa con l’adesione al percorso delle Agorà Democratiche.
“Articolo Uno non è nato per alimentare la frammentazione del campo progressista, ne è nato per essere l’ennesima proposta di una sinistra identitaria. Articolo Uno è nato per facilitare la costruzione di una sinistra larga, plurale, che avesse l’ambizione di governare il Paese e il territorio. Li dove c’è uno spazio per fare politica e far vivere il punto di vista di una sinistra democratica e del lavoro, quindi, noi dobbiamo provare ad impegnarci. Se le Agorà sono un tentativo vero di ricostruire un pensiero noi ci saremo. Ci saremo come soggetto autonomo ed indipendente, con la nostra identità, portando avanti le nostre idee, dicendo che ciò che c’è non basta e che quello che serve ancora non c’è. Serve una novità. Alla Basilicata e all’Italia.