“Le anticipazione del rapporto Svimez 2021 ribadiscono quanto sia fragile e delicata la condizione del nostro Mezzogiorno e quanto sia grande la sfida che la classe dirigente del Sud ha il compito di affrontare.” Lo ha dichiarato Carlo Rutigliano, segretario regionale di Articolo Uno Basilicata, a seguito della Conferenza Stampa di presentazione delle anticipazioni della Svimez su economia e società del Mezzogiorno.
“La crisi del 2020 dovuta al Covid – prosegue Rutigliano – ha piegato un Paese in cui erano già fortissime le diseguaglianze sociali e territoriali. Un’Italia divisa tra uomini e territori poveri, sempre più poveri, ed una parte, progressivamente sempre più stretta, di ricchi sempre più ricchi. L’unica tra le grandi economie europee a non aver ancora completato il percorso di recupero dalla crisi 2008-2014.
In questa cornice, se è vero che gli effetti del Covid si sono abbattuti in modo omogeneo su tutto il territorio nazionale, lo stesso non si può dire della ripresa, che avrà un andamento fortemente differenziato a sfavore del Mezzogiorno. Questo vale in particolare per la Basilicata, che fa registrare il la flessione peggiore in assoluto del PIL per il 2020 (-9%) e che nella proiezione di crescita nel 2021 e nel 2022, si trova ad essere fanalino di coda sia tra le regioni del Mezzogiorno, sia a livello italiano.
Le risorse del PNRR – prosegue Rutigliano – saranno fondamentali ma non sufficienti a compensare questo ritardo. È evidente quanto sia forte l’esigenza di una classe dirigente capace di conoscere i reali bisogni del proprio territorio, di progettare guardando lontano e sopratutto mettere a terra e realizzare quella visione. Siamo tutti, quindi, chiamati una grande responsabilità. Il rischio concreto è quello di vivere in una società sempre più diseguale, di scivolare sulla strada intercorsa in questi ultimi decenni: carenza di politiche di medio-lungo periodo, dispersione di risorse e opportunità, incapacità di realizzare infrastrutture, lento e progressivo spopolamento.
Per vincere questa sfida, come ha scritto pochi giorni fa Monsignor Battaglia, il Mezzogiorno non può essere inteso soltanto come un’area da risollevare, ma il luogo in cui far nascere una politica nuova. Giusta e umana. Capace di costruire progresso. Capace di riaccendere la fiamma della speranza e ritessere i fili della fiducia.” Ha concluso il segretario.