“E’ quantomeno singolare che appena arrivato in Basilicata, Matteo Salvini abbia sentito l’esigenza di recarsi a salutare medici e infermieri di Potenza.” Così Carlo Rutigliano, segretario regionale di Articolo Uno Basilicata, commentando la visita di Salvini in Basilicata.
“Durante quest’ultimo anno di pandemia – ha proseguito Rutigliano – ha strizzato l’occhio a negazionisti, no-mask, no-vax e qualsiasi tipo di posizione antiscientifica. Ha fatto zig-zag tra aperture e chiusure senza mai preoccuparsi di cosa fosse giusto per la salute delle persone, bensì solo di cosa, secondo i sondaggi, convenisse di più per racimolare qualche voto in più. Non puoi chiamare eroi medici e infermieri e poi fare puntualmente il contrario di quello che ti chiedono. Non sei credibile.”
“D’altronde non c’è da stupirsi – conclude Rutigliano – Salvini è fatto così. E’ lo stesso che nel 2000, quando l’Italia giocava la finale dell’Europeo contro la Francia, dichiarava apertamente di tifare contro la nazionale. Oggi lo vediamo sfilare per il centro storico di Potenza con la maglietta azzurra. La sua è politica con la p minuscola. I lucani e gli italiani meritano di meglio. ”