Il 23 Maggio, nell’anniversario della strage di Capaci, saremo a Scanzano Jonico, al presidio organizzato da Libera Basilicata.
Ci saremo per ricordare chi ha perso la vita per lottare contro la mafia, Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e gli agenti di scorta, e per dare forza e vicinanza a chi ha voglia di cambiare e non cessa mai di sperare.
Ci saremo per manifestare la nostra solidarietà ad Eugenio, Antonio e Valerio, i titolari dei due lidi distrutti in queste notti, e per ribadire che come cittadini, come lucani, non arretreremo di un millimetro e non lasceremo spazio all’indifferenza.
Quello che accade a Scanzano, infatti, non può cadere nel silenzio. Abbiamo bisogno di verità e giustizia e che da Scanzano parta una chiamata forte e preziosa per l’intera Basilicata, in particolare per i più giovani, che hanno diritto a un futuro libero dalla aggressione della criminalità, che sono chiamati a costruirlo a partire dalla loro quotidianità, e che rappresentano la speranza più grande per un futuro diverso.
Oggi come mai, infatti, è importante ricordare come la Mafia che uccise Falcone e Borsellino non avesse fatto i conti con la consapevolezza e la coscienza delle nuove generazioni di italiani che scelsero l’esempio del coraggio dei due giudici assassinati.
È proprio quell’esempio, che, ogni giorno, dobbiamo continuare a scegliere, camminando a testa alta senza mai abbassare lo sguardo.
Siamo, tuttavia, anche anche consapevoli, che arriva sempre il momento in cui la solidarietà, da sola non basta, e si rende necessario l’intervento, forte e autorevole, dello Stato.
Ci batteremo in ogni sede perché ciò accada.